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Monitorare l’infrastruttura di una rete LAN

22 Ottobre 2018 di Emanuele Genovese Lascia un commento

Le reti LAN costituiscono la spina dorsale dell’infrastruttura informativa di un’azienda, ed hanno raggiunto oggi una notevole complessità, sia in termini di servizi erogati, sia in termini di quantità di dispositivi ad esse collegati. E proprio perché rappresentano il punto nevralgico delle informazioni, è importante per un sistemista capire quando qualcosa non sta funzionando al meglio o quando sta per capitare un guasto. Ed ecco che entra in gioco il concetto di monitoraggio della rete LAN. Come dicevo prima, le reti informatiche sono costituite da centinaia di apparati interconnessi tra di loro, a volte anche nell’ordine delle migliaia. Diventa praticamente impossibile per un sistemista capire dove è presente un guasto senza l’ausilio di strumenti di monitoraggio, che permettono di tenere sotto controllo i parametri vitali dei dispositivi.

Ma quali parametri tenere sotto controllo?

Parlando di dispositivi di collegamento, come per esempio switch, router e firewalls, i sistemi di monitoraggio possono leggere:
  • tempo di risposta (response time)
  • tempo di attività (uptime)
  • disponibilità (availability)
  • traffico sulle porte (port traffic)
  • larghezza di banda utilizzata (bandwidth utilization)
Se invece ci focalizziamo su un server, oltre ai parametri precedenti, potremmo verificare la disponibilità dei servizi che questi mette a disposizione, come per esempio:
  • disponibilità di pagine web
  • invio e ricezione di email tramite i protocolli SMTP e POP3
  • presenza di cartelle condivise
La lettura di tutti questi parametri, viene raccolta da appositi server di monitoraggio e storicizzata, in modo da poter verificare in qualsiasi momento la storia di un determinato dispositivo o servizio. I dati possono essere presentati sia in forma tabellare che in forma di grafico, permettendo di analizzare il loro andamento nel tempo.

Quali strumenti scegliere?

Esistono una moltitudine di tools, che sono stati sviluppati nel tempo, per aiutare i sistemisti nel compito di monitorare la salute della propria rete. Alcuni di questi tools sono Open source, sviluppati e mantenuti dalle relative comunità di utenti utilizzatori, altri invece sono dei sistemi commerciali, sviluppati da aziende altamente specializzate. Nella tabella seguente sono riportati alcuni di questi tool.
Open SourceCommerciali
CactiPathSolutions
IcingaPRTG
NagiosSolarWinds
Zabbix
OpenNMS

Conclusioni

La scelta di quale sistema utilizzare è una scelta difficile, che deve tener conto sia delle abilità del sistemista, sia della quantità e tipologia di apparati da monitorare. Mettere in piedi vari ambienti di test e provare sul campo i diversi sistemi di monitoraggio è un passo necessario per capire quale si adatta meglio alle particolari esigenze della propria rete. Buon lavoro.

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